Roma è famosa in tutto il mondo per via della storia che la caratterizza, storia oggi narrata dai monumenti che la rendono meravigliosa in ogni suo luogo, in ogni sua via.
Al di là del Colosseo, del Pantheon, delle sue piazze, Roma custodisce anche quartieri meno conosciuti ma apprezzati dai romani e dai turisti più puntuali nella scelta delle loro mete.
Uno dei luoghi più caratteristici, da questo punto di vista, è sicuramente il Rione Monti che si trova a due passi dai Fori Imperiali, in grado di coinvolgere chiunque si trovi lì per via dell’atmosfera che lo caratterizza dettata tanto dai negozi e i ristoranti che lo rendono quanto mai moderno quanto dagli antichi palazzi signorili ivi presenti.
Cosa vedere e cosa fare
Il modo migliore per visitare un luogo come questo è sicuramente quello di scegliere un alloggio che si trova a lui vicino, come il Floris Hotel, un hotel  3 stelle a Roma che vi permetterà di visitare tanti luoghi grazie a piacevoli passeggiate senza dover dipendere da mezzi di trasporto.
Le strade sono fatte di sanpietrini e i suoi vicoli che si snodano creando un dedalo, sono in grado, da soli, di mozzare il fiato di chiunque vanti una sensibilità.
A pochi passi dal quartiere si trovano due magnifiche basiliche che vale la pena visitare, la prima, Santa Maria Maggiore, per via del suo pavimento, la seconda, San Pietro in Vincoli per via del famoso Mosè di Michelangelo.
Il vantaggio di visitare il Rione Monti ed i luoghi vicini risiede anche nella possibilità di poter trovare facilmente un posto carino in cui mangiare, un esempio è il ‘’Forno del Rione’’ che oggi è una brasserie nota in tutta la città per fare colazione.
Il Mosè di Michelangelo
Esso risale al 1545 ed è oggi una delle opere più rappresentative dell’arte cinquecentesca, in grado di far comprendere tanto l’artista quanto il suo tempo.
La statua colossale fu commissionata da Giulio II e dal punto di vista artistico è possibile notare la somiglianza con le opere di Raffaello e Donatello.
La figura ritratta è naturalmente quella di Mosè seduto e con le Tavole della Legge sotto il braccio, ma ciò che più lo rende unico è la sua lunga barba che secondo il Vasari fu scolpita con una perfezione tale da sembrare più un’opera fatta da un pennello che da uno scalpello, a sottolineare l’attenzione per i dettagli.
Recentemente un team di ricercatori dell’Università ‘’La Sapienza’’ di Roma per dimostrare l’emozione che la visione di tanta bellezza suscita hanno misurato l’attività cerebrale dei visitatori.