Il conto corrente e il conto deposito sono due strumenti finanziari molto diversi tra di loro, le differenze infatti sono evidenti soprattutto per quanto riguarda la finalità dei due conti.
Chiaramente il conto deposito ha come obiettivo il risparmio, non è dotato di strumenti di pagamento, a differenza del conto corrente, e questa è una delle differenze principali.
In questo articolo andiamo a vedere cos'è e come funzionano il conto corrente e il conto deposito, così da capire quali sono le principali differenze tra i due.
Conto corrente, cos'è e come funziona
Il conto corrente è uno strumento imprescindibile, in quanto è necessario anche solo per ricevere lo stipendio, la pensione o i pagamenti dei clienti nel caso dei liberi professionisti. È composto da un codice chiamato IBAN che identifica il conto e va comunicato ai debitori per poter ricevere i pagamenti.
Ma non è tutto, il conto corrente permette di compiere diverse operazioni, ad esempio:
- Prelevare denaro tramite atm
- Ordinare addebiti diretti e automatici per il pagamento delle utenze, ad esempio le bollette della luce o del gas
- Pagare automaticamente le rate del mutuo
- Utilizzare l'home banking per effettuare alcune operazioni online tramite l'utilizzo dell'app dedicata grazie alla quale è possibile disporre bonifici, pagare gli f24, i bollettini e tanto alro.
Per quanto riguarda i costi del conto corrente questi dipendono dall'istituto bancario ma ci sono anche le banche online che non applicano nessun canone e sono quindi totalmente a costo zero. In sintesi i costi principali collegati a un conto corrente sono:
- Canone annuale per la carta di debito e di credito
- Commissione sui prelievi effettuati tramite ATM di altri istituti bancari
- Imposta di bollo pari a 34,20 euro all'anno per le persone fisiche e 100 euro annuali per le persone giuridiche, questa cifra deve essere pagata qualora la giacenza media sul conto corrente sia pari o superiore a 5.000 euro, in caso di cifre inferiori non è richiesta alcuna imposta.
Conto deposito, cos'è e come funziona
Il conto deposito ha delle finalità diverse rispetto al conto corrente. Infatti è uno strumento utile per risparmiare, accantonando delle somme sulle quali matureranno gli interessi che permettono di avere una certa rendita, per questo soprattutto negli ultimi anni il conto deposito è sempre più utilizzato. Normalmente non sono previste spese di apertura e gestione, tranne l'applicazione di un'imposta pari allo 0,20% sulle somme depositate.
I tassi di interesse applicati alle somme presenti nel conto deposito sono diversi e variano in base alle tempistiche, ovvero maggiore è il tempo in cui le cifre restano nel deposito e maggiori saranno gli interessi, ma anche in base alla possibilità di svincolare o meno le somme, ovvero:
- Capitale non svincolabile, il cliente decide di versare una cifra nel conto deposito per un tempo prestabilito nel quale le somme non potranno essere prelevate. In questo caso i tassi di interesse applicati saranno maggiori e si avrà quindi una rendita più alta.
- Capitale svincolabile, il cliente versa dei fondi svincolabili nel conto deposito, ovvero li potrà prelevare in qualunque momento. Naturalmente meno tempo rimarranno in deposito e minori saranno gli interessi applicati che comunque di norma sono più bassi rispetto a quelli previsti per il capitale non svincolabile
In conclusione, conviene avere entrambi i conti?
In definitiva possiamo affermare che il conto deposito è una sorta di optionale previsto insieme al conto corrente, il quale costituisce la base ed è irrinunciabile.
Se si ha a disposizione del capitale e si vogliono far maturare gli interessi, l'apertura del conto deposito è un'ottima soluzione anche perchè, nella maggior parte dei casi, non ha alcun costo. Naturalmente se si prevede che le somme depositate nel conto deposito possano servire per affrontare eventuali imprevisti è meglio scegliere la formula del capitale non svincolabile.